Poeta tragico greco. Contemporaneo di Euripide,
gareggiò con lui nel 447 a.C. Di
A. abbiamo, oltre alla notizia di
una vittoria, venti titoli, una cinquantina di frammenti di tragedie e di drammi
satireschi. In questo genere era considerato secondo solo a Eschilo. Gli
alessandrini lo inclusero nel canone insieme agli altri grandi.